domenica 28 settembre 2008

Cani da guardia

Per chi ancora crede che i mass media non possono influenzare la mente della gente, espongo qui di seguito un piccolo esempio: Come mai quando uno dice che il fondatore di un partito a caso (Forza Italia) è stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, le persone non fanno una piega, mentre quando gli si dice che un ragazzo fuma le canne si scandalizzano e organizzano dibattiti seduta stante? Ho visto uomini e donne adulti, persino professori di liceo, restare impassibili mentre gli si parla di signoraggio bancario o della condanna per mafia di Giulio Andreotti(che naturalmente credevano assolto). E li ho visti indignarsi e proporre collette per salvare i cani abbandonati in autostrada. Per carità, non c’e’ niente di male se qualcuno si impegna per accudire i “nostri amici a quattro zampe”(come li chiama Studio Aperto) ma se questo gesto non è accompagnato da un interesse verso il genere umano si rischia di apparire egoisti. I cani si e le vittime della Tyssen krupp no. Perché? Ormai è una vera e propria degenerazione e questa degenerazione si può trovare nelle risposte che i degenerati danno alle nostre domande. Faccio un esempio vissuto in prima persona:
(il primo degenerato è un’insegnante di lettere, il secondo è uno studente)
Degenerato: “Ieri ho visto un servizio al tg [scommetto Studio Aperto!, nda] che parlava di un cane che ha bisogno di un’operazione alla zampa. Che ne dite di fare una colletta tutti insieme?”
io: “Ma come? Qualche settimana fa c’era bisogno di 1 euro a persona da sborsare per poter completare la costruzione di una scuola in Ruanda e non è stato detto niente, mentre adesso per un cane organizziamo una colletta?”
degenerato: “Tu devi imparare che a volte i cani sono molto meglio delle persone”
compagno di classe degenerato: “Quanto sei pesante!”
Pesante io?Se peso solo 68 kili! A parte gli scherzi, la risposta data dall’insegnante è davvero orrenda, sulle prime non avevo fatto caso alla gravità della sua affermazione ma adesso mi rendo conto che dovrebbe andare a nascondersi. Ma che diavolo è successo? Come è possibile dire cose simili? Perché ci odiamo e preferiamo aiutare i cuccioli di cane piuttosto che i bambini denutriti del Terzo mondo? Mistero. Lascio a voi le considerazioni e le riflessioni…Scherzo! Ovviamente le faccio io. Si da più importanza agli animali feriti che alle vittime sul posto di lavoro e ai feriti in Iraq perché i mezzi di comunicazione, tv in testa, danno più risalto alle storie dei cani abbandonati piuttosto che alle sventure dei clandestini e delle persone che hanno perso la famiglia a causa dei bombardamenti. I tg amano parlare della nascita di un cucciolo di panda in uno zoo e scansano, con grande abilità bisogna ammettere, gli argomenti scomodi. Scomodi per chi? Per i padroni dell’informazione: Il governo e i partiti, la confindustria, le banche. Adesso Berlusconi controlla Mediaset, che è di sua di proprietà, la Rai dato che il consiglio di amministrazione è eletto dal Parlamento, e 20 giornali (Panorama, Il Giornale, Il Foglio..). Perciò possiede il 95% dei mezzi di comunicazione italiani. Di cosa volete che parlino i suoi tg? Di mafia? Di condannati in Parlamento? Degli incidenti sul lavoro? Dell’incertezza della pena? E di tutti gli altri problemi del Paese? No, di veline, gossip, omicidi e… cani. Si parla solo di cose che non risultano scomode nei confronti del potere, e le questioni emotive sono tra queste. Ecco perché i telegiornali, e di riflesso la maggioranza degli italiani (plasmata a piacimento dai mass media), sono sensibili ai gossip, alla cronaca nera e ai cagnolini ed ignorano, per motivi diversi, gli argomenti che hanno concrete ripercussioni sulla nostra vita. Oramai non hanno più bisogno di mentire, parlano dei cani e tutti si dimenticano in che situazione ci troviamo. I cani, loro malgrado, sono diventati una sorta di “cani da guardia” al servizio del potere, hanno scavalcato persino i giornalisti. Se ci sono loro, le menzogne, gli scandali e le vergogne spariscono dal teleschermo quasi per magia.
Se le cose resteranno così la verità rimarrà nascosta saecula saeculorum. Amen.

venerdì 26 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 7

Gli Illuminati

Ora che abbiamo visto cosa sono capaci di fare e il perché delle loro azioni, occorre capire come e quando si organizzano per elaborare i piani che porteranno all’instaurazione di uno Stato Globale centralizzato, predetto dallo scrittore George Orwell nel libro “1984”.
Nel 1954 venne formalizzata la fondazione di un’ organizzazione destinata a ritrovarsi al centro di numerose teorie della cospirazione, attiva ancora oggi, presso l’Hotel Bilderberg, in Olanda. La società prese il nome dall’albergo in cui avvenne la prima riunione e perciò fu battezzata con l’appellativo di Bilderberg Group.
Questo gruppo, formato da esponenti della finanza e della politica, si riunisce all’incirca ogni anno e i temi trattati durante le riunioni sono segreti e non vengono verbalizzati. L’intero quartiere in cui si svolge il meeting del Bilderberg Group, viene blindato dalle forze di sicurezza e addirittura un giornalista investigativo giunto nella città dello svolgimento dell’incontro per infiltrarsi è stato arrestato appena arrivato all’aeroporto e trattenuto fino alla fine del summit. Questo la dice lunga sulla segretezza e sul potere del gruppo.
Il Bilderberg Group è composto da 130 membri fissi più vari ospiti invitati in funzione di semplici relatori. I maggiori sostenitori e promotori furono Bernhard van Lippe-Biesterfeld e Joseph Retinger. Il primo era un ex tesserato del Partito nazista, presidente del WWF fino al 1971 e del Bilderberg Group fino al ’76, aiutò le SS nello spionaggio e la Ig Farben. Dopo la II Guerra Mondiale divenne un petroliere della Shell Oil.
Il secondo, soprannominato “Sua eminenza grigia”, era un economista polacco che auspicava la creazione di un mondo unito sotto il controllo di organizzazioni sovranazionali.
Gli affiliati più importanti sono Bernardo d’Olanda, Sofia di Spagna, Etienne Davignon (ex commissario europeo), Carlo d’Inghilterra, Juan Carlos di Spagna e il solito David Rockefeller. La cosa che più scatena le menti dei sostenitori delle tesi del complotto ordito da banchieri, petrolieri e politici, è il fatto che gli uomini invitati alle riunioni del gruppo sono elementi dell’alta finanza, Ministri del Tesoro, editori e direttori delle maggiori testate giornalistiche mondiali. Alcuni degli ospiti illustri presenti ai summit degli ultimi anni sono:

Gianni e Umberto Agnelli- Fiat (proprietari del terzo quotidiano italiano, “La Stampa”)
Emma Bonino- membro della Commissione europea
Giampiero Cantoni- presidente della Banca Nazionale del Lavoro
Innocenzo Cipolletta – direttore generale della Confindustria (proprietaria de “Il Sole 24 Ore” e detentrice di quote di “La Repubblica”)
Cittadini Cesi – diplomatico Usa
Rodolfo De Benedetti – Cir
Ferruccio De Bortoli – Rcs ( proprietaria del primo giornale d’Italia, “Il Corriere della Sera”)
Gianni de Michelis – parlamentare ed ex Ministro degli Affari Esteri (pregiudicato per corruzione)
Mario Draghi – governatore della Banca d’Italia
John Elkann – Fiat e Ifil
Paolo Fresco- presidente Fiat
Tommaso Padoa Schioppa – Ministro dell’economia e delle finanze
Romano Prodi – Presidente del Consiglio
Alessandro Profumo – Credito italiano
Gianni Riotta – direttore Tg1 ed editorialista di “La Stampa”
Carlo Rossella – direttore Studio Aperto
Giulio Tremonti – ex Ministro dell’economia
Marco Tronchetti Provera- Pirelli spa e Telecom
Walter Veltroni – candidato Presidente del Consiglio ed editorialista de “L’Unità”
Josef Ackermann – Deutsche Bank
Max Boot – Wall Street Journal
Phillipe Camus - European Aeronautics Defence and Space
Kenneth Clarke - British American Tobacco
Timothy C. Collins - Yale School of Management, Trilateral Commission
George A. David - Coca-Cola Hellenic Botting Company
Gus De Vries - coordinatore antiterrorismo UE
Kemal Dervis - Banca Mondiale Gr
Timothy F. Geithner - presidente Federal Reserve Bank of New York
Donald E. Graham - Washington Post Company
Lars Heikenstein - governatore Swedish Central Bank
Allen B. Hubbard - presidente E&A Industries
Walter Issacson - presidente Aspen Institute
John Kerr - direttore Shell
Arold Underdal - rettore Università di Oslo
Daniel L. Vasella - presidente Novartis AG
Ben J. M. Verwaayen - British Telecom
E molti altri ancora, tra i quali forse anche Alcide de Gasperi. E’ assurdo vedere i giganti dell’informazione, della politica, dell’industria e della finanza sotto un unico tetto protetti da un velo di segretezza spaventoso. Il gruppo Bilderberg fa paura per un semplice motivo: il sistema su cui si basa è radicato in tutto il mondo occidentale ed è mostruosamente preciso. Rockefeller e gli altri “Illuminati”discutono e decidono, i Ministri del Tesoro e dell’Economia ubbidiscono e la stampa nasconde tutto. Molto semplice, forse troppo.

martedì 23 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 6


Passiamo alla Guerra del Vietnam. Nel 1964, due cacciatorpediniere Usa vennero attaccate nel Golfo del Tonchino da navi nord-vietnamite. Per questo motivo si scatenò la Guerra del Vietnam, che si trascinò per circa 30 anni. Nel 1966, il Presidente Lyndon Johnson tagliò i rifornimenti al blocco sovietico perché sapeva che i paesi della sfera comunista aiutavano il Vietnam del Nord. Nello stesso momento Rockefeller finanziò le basi sovietiche di produzione di armamenti. Mentre milioni di giovani volontari rischiavano la morte, i banchieri aiutavano i loro nemici. Nel 1985 la guerra continuava a infuriare e l’esercito Usa dovette sottostare a tre regole: non poteva inseguire l’esercito vietcong oltre il confine con il Laos; non poteva attaccare batterie missilistiche senza essere sicuro che fossero in funzione; non poteva intraprendere azioni militari senza il consenso di alti ufficiali. Naturalmente le armate vietnamite approfittarono al meglio di questi deficit dell’esercito Usa. Il motivo dei finanziamenti ai nemici e la creazione e pubblicazione di queste assurde regole, era quello di non vincere e rendere la guerra un conflitto di logoramento, lunghissimo e costoso. In questo modo i banchieri come Rockefeller e Rothschild si arricchirono ulteriormente. Anni dopo, il segretario alla Difesa statunitense ammise che la causa dello scoppio della guerra, l’incidente del Tonchino, fu un errore e che in realtà non ci fu nessun attacco alle navi della marina americana. Di nuovo “problema-reazione-soluzione” e manipolazione delle menti e delle coscienze degli abitanti del mondo.

venerdì 19 settembre 2008

Alitalia e le menzogne di regime

Ieri, 18 Settembre, Colaninno e la cordata italiana Cai (Compagnia aerea italiana) si sono ritirati dall’affare Alitalia. Chi pensava che Silvio avesse risolto la questione c’e’ rimasto molto male. Nulla è cambiato, si ricomincia da capo. L’offerta dell’Air France è ormai soltanto un lontano ricordo.
In molti fanno finta di essersi dimenticati come sono andate veramente le cose.
Nel Marzo 2008, in piena campagna elettorale, la compagnia aerea francese lanciò un’offerta per rilevare la debilitata(e indebitata) Alitalia, ma il futuro presidente del consiglio Silvio Berlusconi, evidentemente desideroso di perdere le elezioni, se ne uscì con delle dichiarazioni destinate a rimanere negli annali: “Penso ci sia la possibilità di concretizzare una cordata italiana in pochi giorni: sono assolutamente fiducioso su questo e credo anche che si possa fare con il sostegno di importanti istituti di credito”. Purtroppo la cordata italiana è arrivata diversi mesi dopo e vedremo anche in quali modalità si stava apprestando ad acquistare Alitalia; “La risposta ad Air France la darà il prossimo presidente del Consiglio, è un chiaro e secco "no"”. Praticamente il futuro presidente del consiglio ha sbattuto la porta in faccia ad un’azienda, l’Air France, che si è dovuta ritirare per ovvi motivi; “Anche io sarei disponibile ad un sacrificio, ma mi accuserebbero subito di avere un interesse. Potrei partecipare alla pari degli altri, ed anche i miei figli credo che non direbbero di no”. Poi c’e’ chi si meraviglia del ritiro di Air France! Il Caimano (o Cainano, come lo chiama Marco Travaglio) ha dato la colpa ai sindacati, come ha fatto di nuovo recentemente, ma la responsabilità vera è la sua. In quale Nazione un presidente del consiglio, l’uomo più ricco di quel Paese, si metterebbe di traverso per impedire che una società straniera acquisti la propria compagnia di bandiera in rovina? Tra l’altro annunciando fantomatiche cordate capeggiate dal figlio e sempre smentite dagli interessati.
Con il passare dei giorni, il Cavaliere ha pensato bene di concedere un prestito ponte da 300 milioni di euro a quella macchina mangiasoldi di nome Alitalia. Naturalmente l’Unione Europea ha condannato l’astutissima mossa di Berlusconi perché di fatto si tratta di un aiuto di Stato. Perché si dovrebbero spendere tutti quei soldi per Alitalia mentre per le altre aziende no? Ma anche questo non è importante per il Caimano, che ha concesso lo stesso il prestito alla compagnia aerea, che puntualmente ha bruciato tutti e 300 i milioni di euro in pochi mesi.
Poi, a Giugno, Berlusconi ha annunciato la cordata italiana composta da Aeroflot e Colaninno, dimenticandosi che per pura sfortuna la Aeroflot non è italiana ma russa. Dettagli. E, ciliegina sulla torta, la stessa azienda russa ha ritirato in un batter d’occhio il proprio interessamento all’affare. Ma anche questo è solo un dettaglio, l’importante è confondere l’opinione pubblica e dare un’immagine forte di se stesso.
In seguito ai vari bluff si sono presentati sedici imprenditori italiani, capeggiati da Roberto Colaninno, riuniti nella Compagnia aerea italiana (Cai). Occorre, per dovere di cronaca, dare un’occhiata a questi “salvatori” per capire bene di chi si tratta:
Roberto Colaninno è amministratore delegato di Mediobanca e Efibanca ed è stato condannato a 4 anni di reclusione nel processo di primo grado per la bancarotta Italcase-Bagaglino.
Marcellino Gavio invece fu arrestato nel ’93 per Tangentopoli e condannato a 6 mesi di carcere per violazione di segreto investigativo.
Salvatore Ligresti, per non fare brutta figura all’interno della cordata, si è presentato munito di condanna a 2 anni e mezzo di reclusione per tangenti.
Carlo Toto ha patteggiato 11 mesi per aver dato mazzette a due deputati Dc.
Per non parlare poi del gruppo Mercegaglia, che ha una fedina penale talmente vasta che allungherebbe troppo il mio articolo.
Bene, anzi male. Siamo arrivati a parlare dei fatti delle ultime ore. L’Alitalia è stata divisa in due società: La Bad company, piena di debiti e in rovina, e la Good company, la parte della compagnia che fa utili. Secondo voi, il governo Berlusconi a chi ha affidato la società buona? Alla Cai naturalmente, mentre lo Stato (cioè noi) si deve accollare i debiti e le pesanti perdite della Bad company. Nel progetto sono previsti anche licenziamenti per più di 2000 dipendenti, che però vengono chiamati “esuberi”, parola molto più melliflua e ambigua, per confondere le idee della gente.
Oltretutto gli imprenditori della Cai sono(anzi “sarebbero stati”, visto che l’operazione non è andata in porto) esenti da qualunque responsabilità per eventuali fallimenti. Troppo facile così, anche Mister Bean sarebbe in grado di dirigere un’azienda se non avesse responsabilità civili e penali.
Comunque, responsabilità o meno, le trattative per l’acquisto di Alitalia da parte della Cai non sono mai iniziate veramente, dato che appena la Cgil ha dato il proprio consenso al progetto, Colaninno & brothers hanno mandato tutto all’aria. Ieri, per la precisione. Ora dobbiamo soltanto attendere ulteriori sviluppi. Non ci resta che aspettare, o per dirla con Benigni e Troisi, “non ci resta che piangere”.

Ps: per quanto riguarda gli articoli sul SIGNORAGGIO BANCARIO li pubblicherò con qualche giorno di distanza l'uno dall'altro, per dare spazio ad altri argomenti e... per farvi venire la voglia di leggerli!

Ps2: Oggi la Banca Centrale Europea (quella che tanto sto bersagliando nei miei post)e la Banca d'Inghilterra, a rimorchio della Fed, hanno immesso nel mercato finanziario 80 miliardi di dollari, e subito le borse europee sono salite del 7-8%. Non succedeva da anni un rialzo delle borse così. Questo fa capire come la Bce abbia potere di vita e di morte sull'Eurozona. Visto che è in grado di immettere tutto quel denaro quando vuole, perchè non lo ha fatto prima? Guarda caso tutte le Banche Centrali più importanti(Fed, Banca d'Inghilterra e Banca Centrale svizzera)hanno iniettato nel mercato nuova liquidità contemporaneamente e in pochissimo tempo. Qualcosa vorrà pur dire...

martedì 16 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 5

Se andassimo ad analizzare altri eventi di enorme importanza ci renderemmo conto che il sistema bancario ha mutato la realtà dei fatti, plasmandola a proprio piacimento da dietro le quinte, senza dare nell’occhio. Per questo molti pensano che lo Stato in cui viviamo non è una democrazia ma una steganocrazia: potere coperto.
Appena dopo l’istituzione della Fed, avvenuta nel 1913, scoppiarono diverse guerre: I Guerra Mondiale, II Guerra Mondiale e Guerra del Vietnam.
In Europa infuriava la I Guerra Mondiale e Woodrow Wilson dichiarò apertamente la neutralità degli Usa. Ma gli interessi bancari erano troppo consistenti. Come abbiamo già detto la guerra è il più grande affare che possa capitare a una Banca Centrale, perché obbliga la nazione a chiedere prestiti di proporzioni gigantesche. Il Colonnello americano House, legato alle famiglie bancarie internazionali e uno dei fondatori del Council on Foreign Reletions, contattò il Ministro degli Esteri inglese sir Edward Grey per trovare un modo per trascinare gli Usa in guerra. In una conversazione registrata, Grey disse:”Cosa farebbero gli americani se i tedeschi affondassero una nave da crociera con passeggeri americani a bordo?” House rispose:”Credo che un’ondata di indignazione travolgerebbe gli Stati Uniti, e questo sarebbe sufficiente per farci entrare in guerra”. Ricordate cosa successe il 7 Maggio 1915? La nave da crociera Lusitania attraversò il Canale della Manica, dove era risaputa l’attività dei sommergibili tedeschi, e fu silurata da un sottomarino. Gli americani chiesero immediatamente l’ingresso degli Usa nel conflitto europeo. Ancora stessi interessi, stesse persone dietro le quinte e stesso schema problema-reazione-soluzione. J.D. Rockefeller incassò 200 milioni di dollari dalla guerra e gli Stati Uniti spesero 30 miliardi di dollari, quasi tutti presi in prestito su interesse dalla Federal Reserve.
Anche la II Guerra Mondiale fu alimentata dai cartelli bancari.
L’asse Italia-Germania-Giappone si espandeva a macchia d’olio in Europa e in Asia. Gli Usa ancora una volta dichiararono la loro neutralità, ma gli uomini dietro le quinte volevano l’ingresso del paese in guerra. Il Presidente Roosvelt, appartenente a una famiglia di banchieri dal XVIII secolo, tagliò i rifornimenti di petrolio al Giappone, congelò gli investimenti nipponici, aiutò militarmente l’Inghilterra e concesse prestiti alla Cina, nemica del Giappone. In breve, Roosvelt, il cui padre fu membro del consiglio della Fed, fece di tutto per far arrabbiare i giapponesi. Ancora una volta entrò in gioco lo stesso schema: bisognava convincere l’opinione pubblica ad accettare l’ingresso in guerra, per poter favorire gli interessi bancari. Dopo queste provocazioni, il Giappone attaccò la flotta militare di stanza a Pearl Harbor il 7 Dicembre 1941, uccidendo 2400 marinai. Il comando militare Usa, nonostante fosse stato avvertito dai servizi segreti australiani dell’arrivo delle navi nipponiche, non fece nulla per evitate la catastrofe. Risultato: 1 milione di americani si arruolarono per la guerra e i cartelli bancari si arricchirono a dismisura. In Europa la Germania di Hitler era sostenuta dalla IG Farben, l’attuale Bayer, che produceva il gas Zyklon B(quello usato per uccidere gli ebrei nelle camere a gas) e l’84% degli esplosivi tedeschi. Una società alleata alla IG Farben era la Standard Oil Company di J.D.Rockefeller. Senza l’additivo fornito da questo banchiere la luftwaffe(aviazione militare tedesca) non avrebbe mai potuto entrare in funzione. I bombardamenti su Londra furono resi possibili a causa della vendita da parte della Standard Oil Company di circa 20 milioni di dollari di carburante alla IG Farben. Inoltre, l’americana Union Bank Corporation era dedita al riciclaggio dei soldi nazisti e finanziò l’ascesa di Hitler. Sapete di chi era la Union Bank? Apparteneva a Prescott Bush! Padre di George Bush e nonno di George W. Bush, membro della loggia massonica Skull & Bones, la stessa a cui sembra appartenere l’attuale Presidente Usa. La Union Bank fu infine confiscata. I libri di Storia non dicono nemmeno questo.

sabato 13 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 4

Chi ha ucciso John Kennedy?

Il Presidente Kennedy, con l’ordine esecutivo 11110, impedì alla Federal Reserve di prestare denaro su interesse al Governo Usa. Poi dichiarò che esistono poteri occulti che manovrano il mondo e rendono l’essere umano suddito di tali poteri. John Kennedy fu ucciso poco dopo, il 22 Novembre 1963, e le nuove banconote basate sul vero valore dell’argento da lui volute, furono sostituite ancora dal dollaro emesso dalla Fed. Chi si oppone muore. L’identica cosa è accaduta al Presidente Abramo Lincoln, assassinato probabilmente per lo stesso motivo molti anni prima.
I libri di Storia non menzionano molto il crollo della Borsa del 1929, proviamo a vedere perchè. Il famoso crollo della Borsa del 1929 fu organizzato da una elite di banchieri appartenenti alla Federal Reserve. Tra il 1921 e il 1929 la Fed aumentò notevolmente la massa monetaria in circolazione e ci fu una crescita dei prestiti alle aziende, ai singoli cittadini e alle altre banche. In più introdusse il “prestito a margine”, che consentiva all’investitore di acquistare un titolo al 10% del prezzo originale, mentre il rimanente 90% veniva coperto da un intermediario, il broker. La truffa era basata sul fatto che il prestito poteva essere ritirato in qualunque momento e doveva essere pagato entro 24 ore. La chiamata a margine addizionale obbligava quasi sempre a vendere i titoli acquistati a credito. Poco prima del 24 Ottobre del 1929, passato alla Storia con il nome di “Giovedì nero”, J.D.Rockefeller e Bernhard Barack si sfilarono dal mercato senza preavviso e così i banchieri “esterni” che avevano concesso prestiti a margine li ritirarono su scala nazionale. Questo innescò una reazione a catena: vendita di titoli per pagare i debiti, prelievi, crollo di 16'000 banche e la possibilità per i cospiratori della Fed di acquistare a prezzi stracciati migliaia di banche rivali fallite. Come se non bastasse, la Fed non aumentò la massa monetaria ma la diminuì, causando la più grande depressione americana. Poi, ancora Louis McFadden disse che fu tutta una manovra studiata per dimostrare al mondo chi fossero i veri padroni e decise di opporsi ai cartelli bancari dando inizio alle procedure di impeachment contro il Consiglio della Fed, ma morì avvelenato dopo aver già subito due tentativi di omicidio. I banchieri della Fed, dopo aver ridotto in ginocchio il popolo americano, decisero di abolire il Gold Standard, ma per farlo dovettero rastrellare tutto l’oro in circolazione. Così, nel 1933, con il pretesto della soluzione alla grande Depressione, diedero il via alla confisca dell’oro sotto minaccia di una pena di 10 anni di galera per chi si fosse rifiutato di cederlo al Tesoro dello Stato. Il Gold Standard fu liquidato nello stesso anno e il Dollaro Usa non fu più convertibile in oro, basta leggere la scritta sulle banconote pre-1933 “convertibile in oro” e la scritta di adesso “moneta a corso legale” per accorgersene anche senza studiarne i dettagli. Perciò l’unica cosa che assegna un valore al Dollaro, all’Euro ecc, è la quantità di massa monetaria emessa dalle Banche Centrali, che ne regolano il potere d’acquisto o inflazione.

mercoledì 10 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 3

Ma veniamo ai libri di Storia: molti eventi che hanno segnato il cammino dell’umanità sono stati alterati dal potere dal sistema bancario e alcuni avvenimenti che troviamo nei nostri libri sono probabilmente falsi o parzialmente veri. Non ci credete?
1775, infuria la Guerra di indipendenza americana. Nei libri c’è scritto che le cause scatenanti del conflitto furono i dazi eccessivi imposti ai coloni dall’Inghilterra, la stamp act, l’impossibilità di vendere il surplus di merci e lo strapotere della Compagnia delle Indie sul commercio del tè.
Ma il vero motivo è un altro. Le colonie erano costrette a prendere in prestito il denaro dalla Banca Centrale d’Inghilterra e questo le fece sprofondare nel debito pubblico e quindi nella schiavitù. Uno dei padri fondatori della Costituzione americana, Benjamin Franklin, dichiarò che “Il rifiuto di Re Giorgio III di concedere alle colonie un sistema monetario virtuoso, in grado di liberare la gente dalla morsa dei manipolatori del denaro, fu probabilmente la causa principale della Rivoluzione”.
Agli inizi del ‘900 le famiglie bancarie più importanti erano i Rockefeller, i Morgan, i Warburg e i Rothschild, secondo il giornalista David Icke appartenenti alla cosiddetta loggia degli Illuminati, nuclei familiari che sfruttano il proprio potere per creare un nuovo ordine globale e lo Stato Unico mondiale. Queste famiglie intendevano premere sul Congresso per la creazione di una legge che istituisse una nuova Banca Centrale. Sapevano perfettamente che la gente non avrebbe accettato una cosa simile…in condizioni normali. Allora decisero di raggiungere lo scopo mediante l’uso dello schema problema-reazione-soluzione, molto utilizzato anche ai giorni nostri dai Governi, e funziona in questo modo: 1) si crea un problema di enorme entità; 2) il popolo si spaventa, diventa vulnerabile e chiede l’intervento delle Autorità, accettando qualunque compromesso; 3) infine viene proposta la soluzione, cioè l’obiettivo prefissato già prima della crisi, per altro studiata a tavolino. J.P. Morgan, uno dei più importanti finanzieri dell’epoca, nel 1907, fece circolare la voce secondo la quale una grande banca era sull’orlo del fallimento. Questo provocò un’isteria collettiva, la gente si precipitò a ritirare i propri risparmi per paura di perderli e le banche furono costrette a far rientrare i prestiti concessi alle aziende e ai privati cittadini, causando una serie di bancarotte e sequestri di beni. Il membro del Congresso americano Nelson Aldrich, molto vicino ad esponenti dei cartelli bancari e appartenente alla famiglia Rockefeller, fu messo a capo di un indagine sui fatti accaduti. La sua commissione d’inchiesta portò la soluzione: l’istituzione di una nuova Banca Centrale. Proprio l’obiettivo dei cospiratori. Poi, nel 1910, J.P. Morgan ospitò nella sua villa sull’isola di Jekyll un incontro segreto con i vari banchieri internazionali per scrivere la Federal Reserve Act, la legge sulla creazione della Banca Centrale Federale degli U.S.A. La Federal Reserve Act fu passata al referente delle famiglie bancarie nel Congresso, Nelson Aldrich, che la fece approvare nel 1913 durante la presidenza di Woodrow Wilson. Lo stesso Presidente, diversi anni dopo, scrisse su uno dei più importanti giornali americani che:”La nostra grande nazione industriale è caduta dal suo sistema creditizio. Il nostro sistema creditizio è concentrato in mano ai privati. La crescita e le attività della nazione sono nelle mani di pochi uomini, i quali, per forza di cose, a causa dei propri limiti, frenano, controllano, distruggono, la genuina libertà economica. Siamo diventati uno dei Governi peggiori, uno dei più controllati e dominati tra quelli del mondo civilizzato. Non più un Governo basato sulla libera opinione, non più un Governo degli ideali e del voto della maggioranza, bensì un Governo basato sul giudizio e la costrizione di piccoli gruppi dominanti”. Il membro del Congresso Louis McFadden disse che con la Federal Reserve Act fu creato un “sovra-stato” controllato dai banchieri internazionali.
Ps: a breve la quarta parte

Pubblico anche un commento che ritengo molto illuminante postato su questo articolo dal mio amico V:

"Lo credo bene che non si dicono queste cose.Tradotto in parole povere:Noi siamo schiavi dei banchieri internazionali,le nostre tasse servono per pagare un debito pubblico inestinguibile ma soprattutto falso.Con la grande truffa della creazione di denaro dal nulla i banchieri indebitano intere nazioni per poi portargli via tutto il loro patrimonio.Noi lavoriamo 8 ore al giorno,facciamo fatica ad arrivare a fine mese per pagare un debito che consiste in carta straccia............Una presa per il culo colossale.Tutti i politici poi appogiano il banchiere nel lasciar morire di fame se non vivere nelle tribolazioni interi popoli.Viviamo nel periodo in cui abbondano i beni ma non ci sono soldi per comperarli.....perchè non li stampano!!!!!!!!!!!!!Se li stampano divengono debito pubblico e quindi si alzano le tasse.........Lo credo bene che non ne parlino quando i popoli capiranno questo spero faranno la rivoluzione......Temo però che la maggior parte della gente sia schiava e accetti la sua condizione.Io non ci riesco,io non sono uno schiavo,per questo nel mio piccolo ho chiuso il mio conto corrente e faccio circolare più banconote possibili(non uso bankomat o carte di credito),almeno devono stampare e una minima spesa è rimasta;se usiamo i bankomat invece oltre a non avere spese il banchiere si avvantaggia anche del meccanismo della riserva frazionata che è ancora peggiore..............Il Signoraggio e il revisionismo sull'Olocausto sono gli argomenti più tabù in assoluto......."

lunedì 8 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 2


Nel 1773 il capostipite della famiglia bancaria Rothschild dichiarò: “La nostra politica è quella di fomentare le guerre…le guerre devono essere dirette in modo tale che le nazioni coinvolte in entrambe gli schieramenti sprofondino sempre di più nel loro debito, e quindi, sempre di più sotto il nostro potere”. Karl Marx, nel 1885, svelò la truffa nel “Capitale”, denunciando come principale responsabile la Banca d’Inghilterra. Piccolo inciso: Il fondatore della Banca d’Inghilterra, William Paterson, affermò, nel 1694, da vero criminale, che: “Il banco trae beneficio dall’interesse su tutta la moneta che crea dal nulla”. Marx aggiunse che all’aumentare del debito pubblico corrisponde un’inevitabile crescita delle azioni delle Banche Centrali. Quindi è facile immaginare che il più grosso affare che possa capitare a una Banca Centrale sia la guerra, molto dispendiosa per lo Stato.
Nel 1944, con gli accordi di Bretton Woods, le monete mondiali diventarono convertibili in dollari e quest’ultimi assunsero il ruolo di garanti delle riserve auree. Inoltre venne creato il Fondo Monetario Internazionale per aiutare i paesi che non poterono adattarsi perfettamente al nuovo sistema. Questo fondo monetario era partecipato per l’80% da Usa e Gran Bretagna, controllava l’andamento finanziario degli stati mondiali e poteva fare affidamento sull’arma del ricatto della leva monetaria.
Nel 1971, il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon annunciò l’inconvertibilità del dollaro in oro a causa del crescente debito pubblico e pose fine al sistema “gold window”. Nacque così, nel 1979, il sistema monetario SME, grazie al quale ci fu una grande crescita economica del mondo occidentale, fino al suo crollo avvenuto nel 1992.
Oggi, la Banca Centrale Europea crea banconote dal nulla e le presta agli stati dell’Unione Europea e il Trattato di Maastricht non spiega a chi appartiene l’Euro. La Bce è costituita da tutte le Banche Centrali Nazionali e la Banca d’Italia (non fatevi ingannare dalla parola “Italia” perché non è nostra ma bensì privata, è una società per azioni) detiene il 14,57% delle quote Bce. Il meccanismo è questo: Lo Stato italiano chiede un prestito alla Banca Centrale Europea. Questa stampa le banconote ad un costo di 0,3 euro l’una e le presta al Governo in cambio di Titoli di Stato, i Bot. Il problema è che la Banca addebita allo Stato non il costo di produzione, ma il valore nominale (es: addebita 100euro anche se quei 100 euro alla Banca sono costati 30 centesimi) più un tasso di interesse intorno al 4%. Dopo un breve periodo di tempo, lo Stato italiano, quindi noi, deve restituire la somma sottostando alla più grande truffa della Storia. Non è finita qui. La Banca d’Italia è composta da diverse banche come Intesa San Paolo, Bnl, Monte dei Paschi di Siena, Unicredito italiano ecc… ma il 5,65% è di proprietà sconosciuta. La Legge vieta di conoscere i nomi di chi la controlla e nemmeno il Senato della Repubblica pubblica nei verbali l’elenco completo degli azionisti.
Ps: a breve la terza parte dell'articolo.
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venerdì 5 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 1

Signoraggio bancario
Chi ha ucciso John Kennedy?Chi ha realmente provocato lo scoppio delle Guerre Mondiali? Cos’è il debito pubblico?
Ecco perché siamo diventati gli schiavi moderni…

Stiamo dormendo, crediamo che quello che ci viene detto dalle Autorità sia vero. Pensiamo di sapere, di conoscere, di essere padroni della nostra vita. Riteniamo che i nostri libri di Storia raccontino tutta la verità. Forse non è così. Il mondo che vediamo è solo una facciata, il mondo vero non ci è permesso conoscerlo. L’informazione è al servizio delle lobbies.
Chi controlla questo pianeta? Il sistema bancario.
Sappiamo che più si è ricchi e più si diventa padroni del mondo. E che ne dite delle Banche Centrali Nazionali, organi privati, che il denaro lo creano dal nulla e lo prestano agli stati, indebitandoli?
Proviamo a spiegare la storia e le conseguenze della più grande truffa mai esistita: quella del Signoraggio bancario.

Il Signoraggio è l’insieme dei redditi derivanti dall’emissione di moneta. Più precisamente, il reddito da Signoraggio è il guadagno della Banca Centrale sulla differenza tra il valore intrinseco(costo di produzione, 30eurocent)e il valore nominale, o di facciata, della banconota(es:5,10,20,50,100,200 o 500euro). Esempio: la Banca centrale, organo privato, stampa una banconota da 100 euro spendendo 30 centesimi e la presta allo Stato al valore di 100 euro più un tasso d'interesse intorno al 4%, il tasso universale di sconto. Per lo Stato è impossibile restituire i 100 euro più il tasso d'interesse perchè quei 4 euro di interessi semplicemente non esistono, perchè la Banca centrale è l'unica fonte di emissione di denaro. E dato che ne ha prodotti solo 100, per restituire quei 4 euro lo Stato è costretto a chiedere un nuovo prestito. A chi? Sempre alla Banca centrale.
La moneta è battuta dalla Zecca dello Stato mentre il denaro che conta, la carta-moneta o banconota, è stampato dalla Banca Centrale.
Nel Medioevo i Signori (da qui Signoraggio) avevano il diritto di battere moneta. Creavano denaro quasi a piacimento e si appropriavano della differenza tra il valore nominale e intrinseco dello stesso. In questo caso il valore intrinseco era il costo di estrazione del metallo dalle miniere. I Signori erano gli assoluti padroni della città, ed è facile da credere dato che un potere come quello di materializzare soldi in qualunque momento permette di controllare e manipolare l’intera società.
Con il passare degli anni nacquero i primi banchieri. I possessori di oro e argento depositavano questi metalli presso le banche, affinché queste li custodissero. Il banchiere rilasciava una ricevuta per i valori affidatigli, in modo tale che il depositario potesse prelevare i suoi averi semplicemente esibendola e pagando una piccola somma per il servizio. La ricevuta equivaleva a una promessa di pagamento e, con il trascorrere del tempo, divenne vero e proprio denaro, cedibile, e molto più pratico della moneta metallica come mezzo di scambio. I banchieri però si resero conto che solo il 10% dei valori depositati veniva ritirato, in media, dai depositari. Quindi, se una banca custodiva 10 milioni di scudi d’oro di 10 clienti con 1 milione di scudi ciascuno, e ne bruciava 9 milioni, aveva comunque la possibilità di fronteggiare la richiesta simultanea di riscossione di tutti i suoi clienti. Al giorno d’oggi la percentuale di denaro dei depositari che, per legge, le banche devono tenere nei loro caveau è del 2%. Questa percentuale si chiama riserva frazionaria. Tornando alla cronistoria, i banchieri, furbescamente, iniziarono a far circolare un numero di ricevute 10 volte superiore alla quantità d’oro detenuta nelle proprie casse. Perciò si può affermare che prestavano (e prestano ancora adesso) ricevute, o banconote, senza la copertura aurea. Mettevano in circolazione denaro creato dal nulla. Occorre tenere a mente che le banconote erano, e sono, promesse di pagare il denaro(monete d’oro) conservato nei caveau. Da ciò si deduce che le banche hanno ancora adesso delle garanzie di pagamento come case, fabbriche, ecc… mentre noi non abbiamo garanzie di nessun tipo nei confronti delle banche.
Secoli dopo si giunse alla svolta decisiva. La Rivoluzione industriale provocò l’abbandono del sistema basato sui metalli preziosi e sulla convertibilità delle monete in oro e con la Rivoluzione Francese vennero introdotti gli assegnati, l’equivalente dei titoli di stato, che presto diventarono di corso legale. Lo sviluppo degli scambi economici comportò la necessità dell’impiego di monete la cui offerta potesse essere regolata dalle Banche Centrali e non fosse limitata dalla quantità di metalli preziosi a disposizione.In questo modo si affermarono le banconote svincolate dall’uso di metalli preziosi.




Ps: a breve la seconda parte.

lunedì 1 settembre 2008

Prove generali di dittatura

Prove generali di dittatura

Cosa deve succedere ancora per far capire alla gente che siamo in dittatura? Forse che il premier si autonomini “supremo cancelliere a vita”? O che venga sciolto il Parlamento?
L’unico motivo per cui qualcuno non si è ancora reso conto della gravità della situazione è perché il passaggio da Democrazia a dittatura avviene lentamente, un passo alla volta. Non c’è più bisogno di marce su Roma, incendi del Reichstadt o assalti al Palazzo d’Inverno. Ci sono le leggi cosiddette “vergogna”, spacciate per provvedimenti indispensabili dai mezzi di comunicazione. Il meccanismo è semplice, e lo spiega molto bene il giornalista David Icke nel video “I segreti del controllo globale”(Il link del video http://video.google.it/videosearch?q=i+segreti+del+controllo+globale&hl=it&sitesearch=#). Se il governo, o chi controlla il governo (banchieri), intende raggiungere l’obiettivo di sottrarsi al controllo della stampa e della magistratura e acquisire sempre più potere fino a trasformare lo Stato in regime dittatoriale, non deve fare altro che procedere tappa per tappa, seguendo una precisa agenda. Facciamo un esempio: Il governo vuole il petrolio di un paese del Medioriente. Naturalmente non può muovere guerra a quella nazione senza il consenso del popolo. Allora cosa fa? Costringe la gente a chiedere la guerra. Come? Con un’azione a effetto. Un attentato magari. Attraverso lo schema problema-reazione-soluzione soggioga il popolo e lo manipola a proprio piacimento. Il governo crea il problema, aspetta la reazione della gente e la conseguente richiesta di protezione, a quel punto propone la soluzione, l’obiettivo che si era prefissato da diversi anni. Questo schema è applicabile all’11 Settembre e all’attentato alla metropolitana di Londra. L’11 Settembre serviva ad avviare una serie di guerre per il petrolio e per la stabilità del Dollaro, minacciato dalla conversione dell’Iraq all’Euro(Saddam Hussein iniziò a vendere il petrolio iracheno in Euro anziché in Dollari, minando la stabilità della moneta statunitense), le bombe alla metropolitana di Londra sono servite a Blair per raccogliere il consenso del popolo inglese intorno ad alcune leggi speciali (guardie armate negli aeroporti, telecamere di sorveglianza ovunque, pistole elettriche alla Polizia, 48 giorni di detenzione segreta per i sospettati di terrorismo) necessarie a creare le basi del regime del Grande Fratello. I poliziotti armati di taser (pistola elettrica) possono compiere brutalità sui “disobbedienti” senza lasciare tracce fisiche. Le telecamere portano le persone ad abituarsi all’idea di essere costantemente sotto controllo da parte delle Autorità. Per quanto riguarda i 48 giorni di detenzione segreta, senza avviso alla famiglia e senza alcuna spiegazione, non servono commenti. Negli Usa invece stanno sperimentando i microchip sottocutanei, che contengono ogni tipo di informazione del soggetto e segnalano continuamente la posizione del portatore alle Autorità. Il microchip varrà persino come pagamento, come una carta di credito. Basterà passare il braccio sotto la penna ottica. Questa naturalmente è la morte delle libertà dell’individuo. Se sei scomodo al Governo, questo ti disattiva il microchip e ti ritrovi senza un centesimo e senza un’identità. Anche qui, i governi si avvalgono dello schema problema-reazione-soluzione. Indovinate cosa ha detto la donna che sta facendo da cavia, insieme alla sua famiglia, riguardo l’assurdità del microchip. Ha affermato: “Dopo l’attentato dell’11 Settembre e il pericolo del terrorismo, mi sono fatta impiantare il microchip per sentirmi protetta e più sicura”. Attentato-problema, reazione-richiesta di maggiore sicurezza, soluzione-Grande Fratello.
Si può notare che lo stesso piano è stato usato in Campania nello scandalo dei rifiuti, ma per finalità diverse. I politici dovevano appaltare ad aziende amiche la costruzione degli inceneritori, malvoluti dalla gente perché nocivi. Ma non sapevano come ottenere il consenso dell’opinione pubblica. Allora hanno avuto la bella pensata nel ’94 di affidare all’Impregilo lo smaltimento dei rifiuti, ovviamente mai avvenuto, e di non avviare processi di riciclaggio, compostaggio e di raccolta differenziata. Poi, pochi mesi fa, le telecamere dei tg di regime hanno iniziato a riprendere lo scempio della spazzatura nelle strade, spingendo la gente a reagire e a chiedere una rapida soluzione all’emergenza creata a tavolino. La soluzione è stata questa: inceneritori, punto e basta. Chi si è opposto si è preso un bel po’ di manganellate, come abbiamo visto in questi ultimi tempi. La costante di queste manipolazioni di massa sono sempre i mezzi di comunicazione, che alterano, censurano, tagliano le notizie e le informazioni a proprio piacimento. Anzi, a piacimento dei padroni.
Perciò, il teatrino a cui stiamo assistendo non sono nient'altro che le prove generali di dittatura.



Ps: posterò periodicamente articoli sull’argomento, portando altri elementi sempre più inquietanti. Venerdì 5 Settembre pubblicherò la prima parte di un lungo articolo sul signoraggio bancario e i poteri forti che manipolano le nostre menti e giocano con le nostre vite.

Quale è la vera emergenza sicurezza del nostro Paese?

Risultato del sondaggio “Quale è la vera emergenza del nostro Paese?”
Mafia, collusioni Stato-Mafia, corruzione e incertezza della pena: 84%
Rom e immigrazione clandestina: 8%
Sicurezza sul lavoro, contratti a tempo indeterminato, misure di prevenzione contro gli incidenti mortali sul lavoro: 8%

Da questo sondaggio emergono chiaramente due cose. La prima è che i bloggers votanti percepiscono come vero nemico numero 1 della nostra sicurezza il crimine organizzato. La seconda è che i mass media si comportano esattamente al contrario di quanto vorremmo noi.
Vogliamo che la Mafia venga combattuta veramente e con tutti i mezzi possibili? Bene, i tg e i giornali parlano di quei cattivoni dei clandestini e non spendono neanche una parola per il processo Spartacus, ora in corso a Napoli contro la camorra. D’altro canto non c’e’ da stupirsi. Le televisioni e i giornali appartengono ai partiti, sono Cosa Loro, e non trattano argomenti scomodi a quel potere parassitario che viene chiamato “partiti”. Per fortuna c’è Internet, qui esiste il libero scambio di informazioni e il vero confronto, non come i confronti-pagliacciata che vediamo in tv tra due marionette, moderate da un giornalista stuoino che, fra l’altro, non fa domande. Così almeno evita di far fare brutta figura ai suoi padroni.

Ps: Approfitto di questo post per lanciare il nuovo sondaggio, che troverete in alto a sinistra, dal titolo "Chi sono i veri padroni del Paese?". Rispondete dopo una lunga riflessione....