venerdì 26 dicembre 2008

Cattivo Tempo

Meno male che a Natale si è tutti più buoni, altrimenti mi sarei mangiato un articolo che ho trovato sul quotidiano Il Tempo pochi giorni fa. Purtroppo non ricordo il nome del brillante giornalista ma i contenuti si. Il titolo era “Veltroni apre al partito dei Pm” e già questo fa capire di cosa parlava. Il giornalista (o meglio, lo zerbino)criticava Veltroni di aver richiesto la partecipazione di magistrati e avvocati nella riforma della Giustizia. Secondo il geniale opinionista de Il Tempo non è giusto ascoltare l’esperienza di veri uomini di legge ma la riforma va discussa esclusivamente tra maggioranza e opposizione, che poi quando si tratta di Giustizia la pensano allo stesso modo, così da poter ridurre in ginocchio la magistratura senza incontrare ostacoli.
Naturalmente non sono mancate le accuse a Di Pietro additato come “giustizialista” e fondatore del “partito dei pm”. E’ inutile commentare l’espressione “partito dei pm”, ma c’e’ una cosa da dire sulla parola “giustizialista”. Semplicemente non esiste. Non è riportata in nessun dizionario e soprattutto non esistere così come la intende la “banda bassotti”. Secondo i vari berluscloni per giustizialista si intende, per dirla in breve, una persona che ama il profumo delle manette al mattino. O almeno credo, dato che non esiste una vera e propria definizione del termine.
Poi, ciliegina sulla torta, stamattina ho letto un articolo sul Corriere della Sera che riportava non i fatti, naturalmente, ma soltanto le opinioni di alcuni politici riguardo l’opposizione veltroniana. I vate della Pdl Gasparri e Capezzone hanno commentato come al solito a ruota libera l’alleanza tra il Pd e l’Italia dei Valori del temuto “giustizialista” Di Pietro.
Gasparri: “il Pd deve scegliere: o si apre ad un civile dibattito sulle riforme per avviare una nuova stagione del paese, o resta piegata in ginocchio a Di Pietro ed alla sua ipocrisia”.
Capezzone (il nuovo Sgarbi): “Esistono momenti politici in cui il "ma anche" veltroniano non è in alcun modo utilizzabile. Ora, infatti, nell'anno che si apre, il Pd sarà chiamato a una scelta chiara, senza ambiguità: da una parte c'è il dialogo con la maggioranza per le riforme (dal federalismo alla giustizia, dall'economia ad altre possibili riforme istituzionali), dall'altra c'è il permanere dell'alleanza-sudditanza rispetto al signor Di Pietro, che è invece esclusivamente interessato ad avvelenare i pozzi per impedire qualunque confronto costruttivo”.
A rincarare la dose ci ha pensato Gianfranco Rotondi: “Ci deve essere la volontà a riformare nel concreto il sistema giudiziario e farlo possibilmente con l'opposizione non giustizialista e confrontandoci con le toghe non politicizzate”. Cioè escludendo l’Italia dei Valori, l’unico partito che non ha interessi a sfasciare il sistema giudiziario, ancora troppo efficiente e indipendente per i gusti del Palazzo.
Insomma, ci attende una bella riforma della Giustizia probabilmente ispirata alle famose bozze Boato e che minerà l’indipendenza della magistratura.

PS: E’ da un po’ che non scrivevo sul blog, e per trovare ispirazione e per farmi salire la bile mi è bastato aprire un giornale a caso. Strano vero?

mercoledì 3 dicembre 2008

Un emerito Kossiga

Abbiamo sempre avuto il sospetto che le cose non andassero come dovrebbero. Abbiamo avuto indizi e prove ma mai una vera e propria confessione…fino ad ora. Il Presidente emerito Francesco Cossiga in un’intervista ha spiegato qual e’ la tecnica sempre usata dai governi per sopprimere le proteste e quindi le coscienze degli italiani. Ha detto che per screditare le manifestazioni degli studenti anti-Gelmini si deve: “Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano”. E poi afferma di aver agito anche lui in questo modo quando era Ministro dell’Interno: “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno”. Non contento, Francesco Kossiga (con la “K” come veniva soprannominato anni fa) ha scritto pochi giorni fa una lettera al Capo della Polizia Antonio Manganelli, che recita testualmente:
“Caro Capo [Antonio Manganelli, ndr] per alcune dichiarazioni paradossali e provocatorie da me rese sul come gestire l’ordine pubblico in questa ripresa di massicce manifestazioni e come, spengendo tempestivamente i focarelli, si possa evitare che divampino poi gli incendi, mi sono beccato denunzie da molte persone, sacerdoti, frati e suore comprese, e sembra che ne sia in arrivo una da parte di S.Em.za il Card. Tettamanzi, firmata anche dai alcuni suoi fedeli adepti dei Centri Sociali, dei No Global e dei Black Bloc. Osando contro l’osabile, caro Capo, vorrei darLe un consiglio. Gli studenti più grandi, anche se in qualche caso facendosi scudo con i bambini, hanno cominciato a sfidare le forze di polizia, a lanciare bombe carta e bottiglie contro di esse e a tentare occupazioni di infrastrutture pubbliche, e ovviamente, ma non saggiamente, hanno reagito con cariche d’alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante. È stato, mi creda! un grande errore strategico. Aspetterei ancora un po’ adottando straordinarie misure di protezione nei confronti delle sedi di organizzazioni di sinistra. E solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di ‘Bella ciao’, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell’ordine contro i manifestanti, ma senza arrestare nessuno. Il comunicato del Viminale dovrebbe dire che si è intervenuto contro manifestazioni violente del Blocco Studentesco, di Casa Pound e di altri manifestanti di estrema destra, compresi gruppi di naziskin che manifestavano al grido di ‘Hitler! Hitler!’. Questo il mio consiglio”.
Ma perché questo qui è senatore a vita?! Come ha fatto a diventare Presidente della Repubblica?
Mi sembra inutile commentare, ormai si è capito perfettamente come vanno le cose. Si è anche capito, forse, chi erano i black block del G8 di Genova, quelli che non venivano caricati dalla Polizia e che sono stati pizzicati dalle telecamere a parlare tranquillamente con alcuni poliziotti. Non è difficile arrivarci, basta fare 2 più 2: La manifestazione durante il G8 è scomoda e bisogna screditarla? Allora si segue il consiglio di Kossiga, “infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto”, e poi “le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale”.
Ecco il segreto.