lunedì 7 luglio 2008

Armi di distrazione di massa


Armi di distrAzione di massa

L’11 novembre ad Arezzo, in un autogrill sull’autostrada A1, dei tifosi laziali hanno circondato alcuni juventini scatenando una violenta rissa e un agente di Polizia intervenendo ha sparato, forse accidentalmente, a un ragazzo di 28 anni, uccidendolo sul colpo.
Questo ha provocato la reazione di altri ultras romani e bergamaschi che hanno pensato bene di movimentare la giornata prendendo d’assalto alcune caserme e la sede del Coni.
C’e’ chi dice che bisognerebbe sospendere il campionato e chi intende proseguire fingendo che gli stadi appartengano ancora alle famiglie e non ai violenti ultras. Qualche opinionista della tv con un po’ troppo ottimismo nelle vene continua a dichiarare che questi sono episodi isolati e che quei teppisti sono la netta minoranza negli stadi. Sappiamo tutti che non e’ così ormai da diversi anni.
Una sola cosa e’ certa: per un po’ questi dibattiti distrarranno l’opinione pubblica da tematiche veramente importanti e di un certo spessore, come le stragi nell’edilizia che causano oltre 1500 morti all’anno, nel totale disinteresse dei mass media e della cosiddetta classe dirigente, tanto per citarne una.
Alle televisioni di “regime” servono nuovi argomenti futili per deviare la gente verso una sempre maggiore ignoranza e per riuscire a far passare Studio Aperto e il Tg1 come telegiornali seri, cosa improponibile nelle altre democrazie occidentali. Ma noi siamo l’Italia, qui tutto e’ possibile! Persino Giuliano Ferrara riesce a dirigere un giornale nonostante abbia ammesso lui stesso davanti ai giudici parigini di mentire continuamente sul proprio quotidiano. Per non parlare poi di Porta a Porta che ottiene 3 o 4 seconde serate a settimana e qualcuno riesce anche a definirlo un programma di informazione. I veri programmi di informazione sono ben diversi. Non sono monopolizzati da politici che parlano a raffica senza contraddittorio e da giornalisti capaci solo di reggere il microfono al potente di turno. Per prima cosa espongono i fatti al pubblico e poi li commentano con qualche parlamentare, con giornalisti degni di questo nome(es. Marco Travaglio), con presentatori seri e persone comuni partecipi alla vita collettiva.
Prima di scrivere a cosa e a chi serve questa “disinformazione”, devo elencare gli argomenti trattati dal sedicente telegiornale Studio Aperto in un’ edizione pomeridiana di Giugno :
1)Una ragazza e’ stata sequestrata, costretta a salire sulla macchina dei rapitori e poi lasciata scendere pochi metri più avanti. Notizia molto interessante
2)Strage di Erba. Solite chiacchiere su un omicidio avvenuto parecchi giorni prima, tanto per sfruttare il caso mediatico e far salire gli ascolti
3)Un ragazzo e’ morto in un incidente stradale il Sabato sera.
4)Provvedimenti sulle pensioni. Con i soliti politici che parlano a macchinetta senza che uno straccio di giornalista spieghi ai telespettatori cosa stia succedendo
5)Menù di Montecitorio: cosa mangiano i parlamentari a pranzo.
6)Rapimento in Nigeria.
7)Australia: un ragazzo ferma un terrorista.
8)Il deputato Rossi annuncia che forse fonderà un partito. Che cosa vorrà dire poi quel forse, non si sa
9)Esami di maturità: una classe intera, all’esame di italiano, sceglie il tema su Dante. Linea al nostro corrispondente. Incredibile
10)La taglia perfetta e’ la 42. Intervista a Monica Bellucci.
11)William e Kate di nuovo insieme.
12)In Irlanda si sono rovesciate alcune barche.
13)Animalisti nudi contro la corrida. Essendo Studio Aperto un tg giovanile, come diceva l’ex direttore Mario Giordano, gli animalisti sono naturalmente nudi. Le persone vestite non gli piacciono proprio
14)Questa e’ stupenda. Ippica: un fantino durante la gara frusta troppo il proprio cavallo e viene squalificato.
15)Previsioni del tempo.
16)Inizia Zelig.
17)Pamela Anderson compie 40 anni. Dichiarazione di Pamela: “ Davvero?!Credevo di compierne 39! “. Non volevo crederci
18)Anniversario della vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio.

Questo e’ solo un esempio di come i mezzi di comunicazione si siano riempiti di volgarità e argomenti superficiali. La classe dirigente, politici e imprenditori, sono padroni del vero potere, delle televisioni, dei giornali, della radio e via dicendo. Il loro intento e’ allontanare la gente dalla politica e azzerare le coscienze dei cittadini per poter agire indisturbati. Proprio per questo i telegiornali si sono riempiti di cronaca nera, gossip e donne nude. Con una popolazione sveglia e reattiva non potrebbero scrivere le leggi, infrangerle e pretendere il diritto di non essere giudicati da una corte e dagli italiani.
Immediatamente dopo il V Day di Beppe Grillo, che incitava i cittadini alla consapevolezza contro i soprusi dei Poteri forti, deputati e parlamentari hanno accusato i manifestanti di qualunquismo, populismo e giustizialismo e il comico genovese di demagogia. Queste sono le parole che i politici usano per definire le persone che chiedono il rispetto della Costituzione, dei più deboli e della giustizia.
Il perché di queste loro assurde reazioni si trova nei crimini che continuano a commettere potendo contare su uno stato garantista e sull’ immunità parlamentare. In sintesi, su un sistema che privilegia i pochi a discapito dei molti.
Massimo D’Alema e Piero Fassino sono indagati per aver concorso nella scalata illegale alla Bnl nel caso Unipol, insieme ad altri finanzieri furbetti del quartierino tra i quali Consorte, Fiorani e Ricucci. Il giudice per le indagini preliminari Clementina Forleo, diversi mesi fa, ha chiesto al Parlamento di poter utilizzare le intercettazioni telefoniche a carico dei due eterni esponenti del centro sinistra. La legge Boato (così si chiama la legge che vieta ai magistrati di impiegare intercettazioni di parlamentari senza l’autorizzazione di una commissione composta da parlamentari. Strano ma vero!) ha permesso a D’Alema di tirarsi fuori da una questione che stava diventando bollente. Ovviamente non e’ stata spesa una parola dai mass media e non c’e’ stata alcuna reazione della gente. Mentre i colletti bianchi hanno potuto cogliere l’occasione per rispolverare la vecchia carta del complotto orchestrato da giudici comunisti oppure di destra, a seconda della fazione a cui appartiene l’inquisito.
Ma il trucco principale e’ nascondere le notizie oscurandole totalmente con altre molto più leggere, che non diano fastidio ai padroni del Paese. Il giorno della condanna di Marcello Dell’Utri, senatore di Forza Italia, a 9 anni per associazione mafiosa, Bruno Vespa ha evitato di dedicare la puntata di Porta a Porta a questo evento parlando dei reality show. Il fatto più eclatante e’ la vicenda di Giulio Andreotti, lo statista più longevo della Repubblica e anche il più invischiato in affari sporchi tra cui massoneria e mafia. Andreotti e’ stato dichiarato associato con Cosa Nostra fino al 1980 dalla Corte di Cassazione, ma il reato e’ stato prescritto per scadenza dei tempi. Un 7 volte Presidente del Consiglio che incontra mafiosi del calibro di Bontate, Badalamenti, Manciaracina e i cugini Salvo e’ una notizia che sconvolgerebbe qualunque nazione democratica, ma non e’ il caso dell’Italia evidentemente. Su tutti i canali si poteva vedere l’avvocato del senatore a vita, Giulia Bongiorno, gridare “ Assolto!Assolto! “ e su Porta a Porta il maxischermo con la scritta “ Innocente “. Gli esempi sono migliaia, pronti a testimoniare la reale presenza di un regime che schiaccia la verità e chiude milioni di persone in una prigione senza sbarre, dove il mondo e’ dipinto a proprio piacimento dai padroni dell’informazione.
Questi uomini sono in grado di mascherare una guerra, che ha come fine la partecipazione delle proprie aziende alla ricostruzione del Paese appositamente devastato, come una missione di pace.
Siamo tutti pronti a dire che il conflitto in Iraq e’ solo un pretesto per accalappiarsi il petrolio, eppure non agiamo per cambiare le cose. Crediamo di essere impotenti di fronte a tali eventi ed e’ ora di metterci in testa che i governi di questo mondo sono liberi di fare quello che vogliono solo perché noi glielo permettiamo.
Marco Iannello

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