venerdì 26 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 7

Gli Illuminati

Ora che abbiamo visto cosa sono capaci di fare e il perché delle loro azioni, occorre capire come e quando si organizzano per elaborare i piani che porteranno all’instaurazione di uno Stato Globale centralizzato, predetto dallo scrittore George Orwell nel libro “1984”.
Nel 1954 venne formalizzata la fondazione di un’ organizzazione destinata a ritrovarsi al centro di numerose teorie della cospirazione, attiva ancora oggi, presso l’Hotel Bilderberg, in Olanda. La società prese il nome dall’albergo in cui avvenne la prima riunione e perciò fu battezzata con l’appellativo di Bilderberg Group.
Questo gruppo, formato da esponenti della finanza e della politica, si riunisce all’incirca ogni anno e i temi trattati durante le riunioni sono segreti e non vengono verbalizzati. L’intero quartiere in cui si svolge il meeting del Bilderberg Group, viene blindato dalle forze di sicurezza e addirittura un giornalista investigativo giunto nella città dello svolgimento dell’incontro per infiltrarsi è stato arrestato appena arrivato all’aeroporto e trattenuto fino alla fine del summit. Questo la dice lunga sulla segretezza e sul potere del gruppo.
Il Bilderberg Group è composto da 130 membri fissi più vari ospiti invitati in funzione di semplici relatori. I maggiori sostenitori e promotori furono Bernhard van Lippe-Biesterfeld e Joseph Retinger. Il primo era un ex tesserato del Partito nazista, presidente del WWF fino al 1971 e del Bilderberg Group fino al ’76, aiutò le SS nello spionaggio e la Ig Farben. Dopo la II Guerra Mondiale divenne un petroliere della Shell Oil.
Il secondo, soprannominato “Sua eminenza grigia”, era un economista polacco che auspicava la creazione di un mondo unito sotto il controllo di organizzazioni sovranazionali.
Gli affiliati più importanti sono Bernardo d’Olanda, Sofia di Spagna, Etienne Davignon (ex commissario europeo), Carlo d’Inghilterra, Juan Carlos di Spagna e il solito David Rockefeller. La cosa che più scatena le menti dei sostenitori delle tesi del complotto ordito da banchieri, petrolieri e politici, è il fatto che gli uomini invitati alle riunioni del gruppo sono elementi dell’alta finanza, Ministri del Tesoro, editori e direttori delle maggiori testate giornalistiche mondiali. Alcuni degli ospiti illustri presenti ai summit degli ultimi anni sono:

Gianni e Umberto Agnelli- Fiat (proprietari del terzo quotidiano italiano, “La Stampa”)
Emma Bonino- membro della Commissione europea
Giampiero Cantoni- presidente della Banca Nazionale del Lavoro
Innocenzo Cipolletta – direttore generale della Confindustria (proprietaria de “Il Sole 24 Ore” e detentrice di quote di “La Repubblica”)
Cittadini Cesi – diplomatico Usa
Rodolfo De Benedetti – Cir
Ferruccio De Bortoli – Rcs ( proprietaria del primo giornale d’Italia, “Il Corriere della Sera”)
Gianni de Michelis – parlamentare ed ex Ministro degli Affari Esteri (pregiudicato per corruzione)
Mario Draghi – governatore della Banca d’Italia
John Elkann – Fiat e Ifil
Paolo Fresco- presidente Fiat
Tommaso Padoa Schioppa – Ministro dell’economia e delle finanze
Romano Prodi – Presidente del Consiglio
Alessandro Profumo – Credito italiano
Gianni Riotta – direttore Tg1 ed editorialista di “La Stampa”
Carlo Rossella – direttore Studio Aperto
Giulio Tremonti – ex Ministro dell’economia
Marco Tronchetti Provera- Pirelli spa e Telecom
Walter Veltroni – candidato Presidente del Consiglio ed editorialista de “L’Unità”
Josef Ackermann – Deutsche Bank
Max Boot – Wall Street Journal
Phillipe Camus - European Aeronautics Defence and Space
Kenneth Clarke - British American Tobacco
Timothy C. Collins - Yale School of Management, Trilateral Commission
George A. David - Coca-Cola Hellenic Botting Company
Gus De Vries - coordinatore antiterrorismo UE
Kemal Dervis - Banca Mondiale Gr
Timothy F. Geithner - presidente Federal Reserve Bank of New York
Donald E. Graham - Washington Post Company
Lars Heikenstein - governatore Swedish Central Bank
Allen B. Hubbard - presidente E&A Industries
Walter Issacson - presidente Aspen Institute
John Kerr - direttore Shell
Arold Underdal - rettore Università di Oslo
Daniel L. Vasella - presidente Novartis AG
Ben J. M. Verwaayen - British Telecom
E molti altri ancora, tra i quali forse anche Alcide de Gasperi. E’ assurdo vedere i giganti dell’informazione, della politica, dell’industria e della finanza sotto un unico tetto protetti da un velo di segretezza spaventoso. Il gruppo Bilderberg fa paura per un semplice motivo: il sistema su cui si basa è radicato in tutto il mondo occidentale ed è mostruosamente preciso. Rockefeller e gli altri “Illuminati”discutono e decidono, i Ministri del Tesoro e dell’Economia ubbidiscono e la stampa nasconde tutto. Molto semplice, forse troppo.

3 commenti:

V ha detto...

Hanno in mano praticamente tutto,in effetti hai ragione è così semplice,eppure quando parlo di queste cose incontro sempre tante resistenze soprattutto da persone colte,forse che l'istruzione dogmatica ha creato barriere impenetrabili.La domanda è: perchè a parità di istruzione alcune persone rimangono in matrix e altre ne escono?

Marco Iannello ha detto...

Dipende anche dal livello di religiosità di una persona. La religione è piena di dogmi e ti insegna a credere a quello che ti viene detto. Dipende anche dall'educazione ricevuta dai genitori: se sono genitori forti ai quali ti sei sempre affidato tendi a fidarti anche di tutto il resto. Potrei anche sbagliarmi, ma credo che sia così

Anticlericale89 ha detto...

E'inquetante.
Io conoscevo già questi strani "congressi",(dopo aver letto un libro di Dan Brown e aver fatto una ricerca su internet avevo trovato delle pagine simili),e la cosa mi aveva stupito.

Un congresso con presenti dei personaggi così potenti e importanti tenuto segreto...chissà che c'è dietro...