martedì 23 settembre 2008

Signoraggio bancario parte 6


Passiamo alla Guerra del Vietnam. Nel 1964, due cacciatorpediniere Usa vennero attaccate nel Golfo del Tonchino da navi nord-vietnamite. Per questo motivo si scatenò la Guerra del Vietnam, che si trascinò per circa 30 anni. Nel 1966, il Presidente Lyndon Johnson tagliò i rifornimenti al blocco sovietico perché sapeva che i paesi della sfera comunista aiutavano il Vietnam del Nord. Nello stesso momento Rockefeller finanziò le basi sovietiche di produzione di armamenti. Mentre milioni di giovani volontari rischiavano la morte, i banchieri aiutavano i loro nemici. Nel 1985 la guerra continuava a infuriare e l’esercito Usa dovette sottostare a tre regole: non poteva inseguire l’esercito vietcong oltre il confine con il Laos; non poteva attaccare batterie missilistiche senza essere sicuro che fossero in funzione; non poteva intraprendere azioni militari senza il consenso di alti ufficiali. Naturalmente le armate vietnamite approfittarono al meglio di questi deficit dell’esercito Usa. Il motivo dei finanziamenti ai nemici e la creazione e pubblicazione di queste assurde regole, era quello di non vincere e rendere la guerra un conflitto di logoramento, lunghissimo e costoso. In questo modo i banchieri come Rockefeller e Rothschild si arricchirono ulteriormente. Anni dopo, il segretario alla Difesa statunitense ammise che la causa dello scoppio della guerra, l’incidente del Tonchino, fu un errore e che in realtà non ci fu nessun attacco alle navi della marina americana. Di nuovo “problema-reazione-soluzione” e manipolazione delle menti e delle coscienze degli abitanti del mondo.

4 commenti:

Michele Giordano ha detto...

ti faccio i miei complimenti per il tuo interessantissimo blog.
Del signoraggio bisogna parlarne affinchè tutti si rendano conto della truffa immonda!
Grazie.
Sarei disposto a linkarti.

Un saluto.

Marco Iannello ha detto...

Grazie. Linka pure, io faccio lo stesso. Ciao

V ha detto...

bravo Marco continua così,visto cosa sta accadendo in Usa? Il golpe di Goldman Sacks?
Appena ho un attimo pubblicherò un post a riguardo

Marco Iannello ha detto...

Ok, aspetto il tuo post