venerdì 19 settembre 2008

Alitalia e le menzogne di regime

Ieri, 18 Settembre, Colaninno e la cordata italiana Cai (Compagnia aerea italiana) si sono ritirati dall’affare Alitalia. Chi pensava che Silvio avesse risolto la questione c’e’ rimasto molto male. Nulla è cambiato, si ricomincia da capo. L’offerta dell’Air France è ormai soltanto un lontano ricordo.
In molti fanno finta di essersi dimenticati come sono andate veramente le cose.
Nel Marzo 2008, in piena campagna elettorale, la compagnia aerea francese lanciò un’offerta per rilevare la debilitata(e indebitata) Alitalia, ma il futuro presidente del consiglio Silvio Berlusconi, evidentemente desideroso di perdere le elezioni, se ne uscì con delle dichiarazioni destinate a rimanere negli annali: “Penso ci sia la possibilità di concretizzare una cordata italiana in pochi giorni: sono assolutamente fiducioso su questo e credo anche che si possa fare con il sostegno di importanti istituti di credito”. Purtroppo la cordata italiana è arrivata diversi mesi dopo e vedremo anche in quali modalità si stava apprestando ad acquistare Alitalia; “La risposta ad Air France la darà il prossimo presidente del Consiglio, è un chiaro e secco "no"”. Praticamente il futuro presidente del consiglio ha sbattuto la porta in faccia ad un’azienda, l’Air France, che si è dovuta ritirare per ovvi motivi; “Anche io sarei disponibile ad un sacrificio, ma mi accuserebbero subito di avere un interesse. Potrei partecipare alla pari degli altri, ed anche i miei figli credo che non direbbero di no”. Poi c’e’ chi si meraviglia del ritiro di Air France! Il Caimano (o Cainano, come lo chiama Marco Travaglio) ha dato la colpa ai sindacati, come ha fatto di nuovo recentemente, ma la responsabilità vera è la sua. In quale Nazione un presidente del consiglio, l’uomo più ricco di quel Paese, si metterebbe di traverso per impedire che una società straniera acquisti la propria compagnia di bandiera in rovina? Tra l’altro annunciando fantomatiche cordate capeggiate dal figlio e sempre smentite dagli interessati.
Con il passare dei giorni, il Cavaliere ha pensato bene di concedere un prestito ponte da 300 milioni di euro a quella macchina mangiasoldi di nome Alitalia. Naturalmente l’Unione Europea ha condannato l’astutissima mossa di Berlusconi perché di fatto si tratta di un aiuto di Stato. Perché si dovrebbero spendere tutti quei soldi per Alitalia mentre per le altre aziende no? Ma anche questo non è importante per il Caimano, che ha concesso lo stesso il prestito alla compagnia aerea, che puntualmente ha bruciato tutti e 300 i milioni di euro in pochi mesi.
Poi, a Giugno, Berlusconi ha annunciato la cordata italiana composta da Aeroflot e Colaninno, dimenticandosi che per pura sfortuna la Aeroflot non è italiana ma russa. Dettagli. E, ciliegina sulla torta, la stessa azienda russa ha ritirato in un batter d’occhio il proprio interessamento all’affare. Ma anche questo è solo un dettaglio, l’importante è confondere l’opinione pubblica e dare un’immagine forte di se stesso.
In seguito ai vari bluff si sono presentati sedici imprenditori italiani, capeggiati da Roberto Colaninno, riuniti nella Compagnia aerea italiana (Cai). Occorre, per dovere di cronaca, dare un’occhiata a questi “salvatori” per capire bene di chi si tratta:
Roberto Colaninno è amministratore delegato di Mediobanca e Efibanca ed è stato condannato a 4 anni di reclusione nel processo di primo grado per la bancarotta Italcase-Bagaglino.
Marcellino Gavio invece fu arrestato nel ’93 per Tangentopoli e condannato a 6 mesi di carcere per violazione di segreto investigativo.
Salvatore Ligresti, per non fare brutta figura all’interno della cordata, si è presentato munito di condanna a 2 anni e mezzo di reclusione per tangenti.
Carlo Toto ha patteggiato 11 mesi per aver dato mazzette a due deputati Dc.
Per non parlare poi del gruppo Mercegaglia, che ha una fedina penale talmente vasta che allungherebbe troppo il mio articolo.
Bene, anzi male. Siamo arrivati a parlare dei fatti delle ultime ore. L’Alitalia è stata divisa in due società: La Bad company, piena di debiti e in rovina, e la Good company, la parte della compagnia che fa utili. Secondo voi, il governo Berlusconi a chi ha affidato la società buona? Alla Cai naturalmente, mentre lo Stato (cioè noi) si deve accollare i debiti e le pesanti perdite della Bad company. Nel progetto sono previsti anche licenziamenti per più di 2000 dipendenti, che però vengono chiamati “esuberi”, parola molto più melliflua e ambigua, per confondere le idee della gente.
Oltretutto gli imprenditori della Cai sono(anzi “sarebbero stati”, visto che l’operazione non è andata in porto) esenti da qualunque responsabilità per eventuali fallimenti. Troppo facile così, anche Mister Bean sarebbe in grado di dirigere un’azienda se non avesse responsabilità civili e penali.
Comunque, responsabilità o meno, le trattative per l’acquisto di Alitalia da parte della Cai non sono mai iniziate veramente, dato che appena la Cgil ha dato il proprio consenso al progetto, Colaninno & brothers hanno mandato tutto all’aria. Ieri, per la precisione. Ora dobbiamo soltanto attendere ulteriori sviluppi. Non ci resta che aspettare, o per dirla con Benigni e Troisi, “non ci resta che piangere”.

Ps: per quanto riguarda gli articoli sul SIGNORAGGIO BANCARIO li pubblicherò con qualche giorno di distanza l'uno dall'altro, per dare spazio ad altri argomenti e... per farvi venire la voglia di leggerli!

Ps2: Oggi la Banca Centrale Europea (quella che tanto sto bersagliando nei miei post)e la Banca d'Inghilterra, a rimorchio della Fed, hanno immesso nel mercato finanziario 80 miliardi di dollari, e subito le borse europee sono salite del 7-8%. Non succedeva da anni un rialzo delle borse così. Questo fa capire come la Bce abbia potere di vita e di morte sull'Eurozona. Visto che è in grado di immettere tutto quel denaro quando vuole, perchè non lo ha fatto prima? Guarda caso tutte le Banche Centrali più importanti(Fed, Banca d'Inghilterra e Banca Centrale svizzera)hanno iniettato nel mercato nuova liquidità contemporaneamente e in pochissimo tempo. Qualcosa vorrà pur dire...

4 commenti:

Wil ha detto...

La questione, hai ragione, è davvero difficile.

L'unica certezza che ho è questa: negli anni abbiamo pagato tanto, ma tanto, ma tanto ... per arrivare ad un punto morto che farà guadagnare moltissimo pochissime persone, e pagare ancora moltissime altre!

Wil

Marco Iannello ha detto...

Mi verrebbe da dire "come al solito" ma proprio non me la sento...Da queste cose sempre gli stessi hanno pagato, pagano e pagheranno e sempre gli stessi ci guadagnavano, guadagnano e continueranno a guadagnare, purtroppo.

Anticlericale89 ha detto...

Berlusconi maledetto

Si è spremuto le meningi per trovare una soluzione vergogna quando AIR FRANCE era una possbilità concreta di salvare Alitalia

Sempre sia maledetto

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Io confesso di non saperne molto, lo confesso e non ne ho vergogna.
Intuisco e le mie intuizioni non sono
ottimiste.
Dario
ITALY ITALIA